Come motivare i dipendenti attraverso 9 consigli pratici

Se sei qui è perché sei un manager intelligente e hai già capito che motivare i dipendenti è fondamentale per il successo della tua azienda. Hai realizzato che una squadra vincente, con un personale puntuale, collaborativo e orientato ai risultati, può portare anche grandi vantaggi alla produttività dell’impresa. Mentre al contrario le performance sono sempre deludenti quando al personale manca la motivazione; in quel caso ti ritrovi a dover gestire un ambiente di lavoro dove nessuno si assume la responsabilità di determinati errori e dove non c’è spirito di squadra.

In un ambiente del genere i dipendenti non possono essere felici e la tua impresa non può crescere. Perché con alti tassi di turnover anche i costi per gli imprenditori sono maggiori, sia in termini di tempo che di energie per la formazione e l’inserimento di un nuovo dipendente. Ecco perché usare la motivazione del personale per creare un ambiente positivo è un ottimo modo anche per fidelizzare i dipendenti. In questo modo avrai più possibilità di trattenere i talenti e potrai contare su una squadra che lotta insieme a te per raggiungere gli obiettivi comuni.

In questo articolo vediamo 9 consigli pratici per motivare i dipendenti e come questo può aiutare la tua azienda a raggiungere il successo.

1. Cosa è la motivazione

La motivazione è ciò che spinge un individuo a compiere determinate azioni in vista di un obiettivo da realizzare. Per questo la motivazione è qualcosa di molto personale e un buon dirigente dovrebbe avere sempre chiara la maniera in cui può influenzare il singolo dipendente. Per far ciò deve conoscere i bisogni individuali delle persone e creare degli obiettivi specifici.

La motivazione dei collaboratori può essere vista come una risorsa fondamentale che ogni datore di lavoro dovrebbe imparare ad indirizzare per raggiungere gli obiettivi dell’azienda. In questo articolo vedremo come i leader di successo possono creare un ambiente di lavoro ideale e come la motivazione del personale può essere utile per avere performance eccellenti. Iniziamo dal capire meglio quali possono essere i bisogni dei collaboratori anche in base alle diverse generazioni.

1.1 I meccanismi della motivazione per generazione

Vediamo insieme alcune caratteristiche generali legate ai bisogni dei lavoratori, anche se ti consigliamo comunque di garantire un piano individuale per ogni dipendente.

  • Baby Boomer; sono i nati tra il 1946 e il 1964 e sono molto competitivi. Vogliono condividere la vision e la mission e avere degli obiettivi chiari. Sono multitasking e attenti al team. Hanno un forte senso etico e trascorrono molto tempo in ufficio.
  • Generazione X; sono i nati tra il 1965 e il 1980 e amano lavorare in autonomia. Cercano aziende giovani e all’avanguardia, dove contano più i risultati rispetto al tempo trascorso a lavoro.
  • Millennials; sono i nati tra il 1981 e il 1996 e sono sia molto individualisti che attenti al lavoro in squadra. Cercano un leader che garantisca loro crescita professionale ed equilibrio tra orari in azienda e a casa.
  • Generazione Z; sono i nati tra il 1997 e il 2010 e si aspettano l’uso della tecnologia a lavoro. Non cercano necessariamente stabilità, ma spesso sono più importanti garanzie in termini di profitto e benefits.

1.2 La differenza tra bisogni e motivazione

I bisogni da soddisfare stanno alla base della motivazione. Se gli obiettivi aziendali coincideranno con i bisogni individuali, si noterà un maggiore impegno del lavoratore. Ovviamente ogni tuo dipendente avrà delle necessità e dei desideri diversi dall’altro e per stabilire i giusti obiettivi devi innanzitutto imparare a riconoscerli.

La piramide dei bisogni di Maslow ci fa ben capire che ogni persona attraversa delle fasi diverse relative ai bisogni. Per passare allo step successivo, deve prima superare il precedente e tu devi sapere dove si trova. Se comprendi come adattarla all’ambiente di lavoro, puoi avere un’idea dell’ordine in cui soddisfare le necessità:

  • Fisiologici; sono i bisogni di base e ne possono far parte, ad esempio, lo stipendio e l’orario di lavoro.
  • Sicurezza; riguarda la stabilità del rapporto di lavoro.
  • Appartenenza; può essere soddisfatto grazie allo svolgimento del lavoro in team.
  • Stima; riconoscimento degli obiettivi raggiunti e gratificazioni di vario genere.
  • Autorealizzazione; un ambiente di lavoro stimolante in cui è garantita la crescita al dipendente.

1.3 Motivazioni e prestazione individuale

Un dirigente accorto è in grado di vedere chiaramente il legame tra prestazione dei lavoratori e motivazione. La prestazione dipende dalle abilità che una persona ha per svolgere un lavoro e dal suo obiettivo. Per questo motivo è molto importante cercare di allineare gli obiettivi del singolo dipendente con quelli della sua azienda.

Se tutti remano verso la stessa direzione, si raggiunge il successo in maniera naturale. Ed ecco perché dovresti fare in modo che i tuoi collaboratori abbiano la giusta motivazione; solo così infatti daranno il meglio nel loro lavoro e aiuteranno l’impresa a crescere. Se non puoi occuparti direttamente della gestione del team, dovresti assicurarti il corretto monitoraggio da parte delle risorse umane. Devi essere certo che vengano messe in atto le giuste azioni affinché la motivazione di ogni dipendente sia stimolata nel modo più adatto.

2. Quanto ti costa la mancanza di motivazione

Vediamo qualche numero legato al rapporto tra mancanza di motivazione e produttività, proprio per capire l’importanza di questo aspetto.

Secondo uno studio di Gethppy:

  • L’85% dei dipendenti non sente un legame con l’azienda e questo costa $3,400 all’anno per ognuno di loro.
  • Le aziende con collaboratori coinvolti hanno profitti più alti del 21%.
  • Il personale felice sente meno la pressione dello stress.
  • I dipendenti non legati alle loro aziende costano circa 500 miliardi all’anno.
  • Il 61% dei dipendenti si sente spento dal lavoro, perché ha troppi incarichi e pochi riconoscimenti.
  • Il 70% delle aziende sta cambiando l’ambiente di lavoro per migliorare il benessere dei dipendenti.
  • I collaboratori coinvolti hanno 7 volte meno probabilità di lasciare il loro lavoro.

3. 9 Tecniche per motivare i dipendenti

Esistono metodi che si sono rivelati particolarmente efficaci per creare una esperienza di lavoro positiva all’interno dell’azienda e che aiutano a migliorare le performance dei dipendenti. Oggi vediamo quelli più utili sia per rafforzare il rapporto tra datore di lavoro e collaboratori, sia all’interno del team. Tutti gli esempi di cui ti parliamo possono essere implementati in maniera semplice e portare grandi risultati in termini di produttività.

3.1 Motivare i dipendenti attraverso la comunicazione

Un buon manager deve sempre ricordare che i dipendenti non sono dei robot e che una comunicazione positiva aiuta a raggiungere gli obiettivi in modo più semplice. In questo senso tra un rimprovero ed un incoraggiamento, è sempre meglio un approccio costruttivo.

Ciò non significa che le problematiche non vadano esposte al personale, perché una comunicazione chiara è fondamentale per mantenere delle buone relazioni. Però esiste un modo più efficace di dialogare per ottenere i risultati desiderati rispetto ad un imprenditore che urla ogni volta che un collaboratore fa un errore. In azienda è importantissimo stimolare il dialogo tra i membri del team e con i manager, per essere sicuri che gli obiettivi siano chiari e condivisi. Un buon leader, infatti, non può limitarsi a spiegare ciò che deve essere fatto e aspettarsi i migliori risultati. Deve assicurarsi che il messaggio sia passato correttamente e monitorare l’attuazione dei compiti assegnati durante tutto il processo.

3.2 Delinea un chiaro percorso per l’avanzamento

I tuoi dipendenti devono avere un quadro preciso di ciò che li aspetta quando raggiungono gli obiettivi stabiliti. Il miglioramento non deve necessariamente essere di tipo economico; ogni dipendente può essere gratificato in modo diverso dall’altro a seconda dei suoi bisogni. Una mamma, ad esempio, potrebbe preferire una distribuzione flessibile dell’orario di lavoro ad un aumento di stipendio. Uno studio condotto da Forbes indica che il 55% dei dipendenti lascia il posto di lavoro perché non ha prospettive di carriera.

Questo incide molto sulla produttività delle imprese perché, quando una persona va via, si perde il capitale investito per la sua formazione e i vantaggi della sua esperienza acquisita. Allo stesso tempo si spendono tempo ed energia per la ricerca e l’inserimento dei nuovi collaboratori. Ecco perché, se non vuoi perdere i migliori talenti, dovresti avere incontri individuali periodici in cui prospetti loro quello che li aspetta in azienda. Abbiamo visto quanto i bisogni individuali siano fondamentali per la motivazione; impara a conoscere i tuoi collaboratori e poi stabilisci un programma personalizzato di crescita passo dopo passo.

3.3 Fissa degli obiettivi

Prima di ogni azione, il manager deve assicurarsi che il dipendente abbia ben chiaro il suo compito e gli obiettivi da raggiungere.

Un buon obiettivo dovrebbe essere S.M.A.R.T:

  • Specifico; deve essere chiaro ed esprimere tutte le azioni da mettere in atto nelle varie fasi.
  • Misurabile; bisogna poter quantificare i dati e sapere in che punto del percorso ci si trova.
  • Raggiungibile; se i dipendenti sentono di non poter arrivare all’obiettivo, non si impegneranno.
  • Rilevante; deve essere chiaro il perché bisogna raggiungere l’obiettivo e l’importanza che ha sia per l’azienda che per i dipendenti.
  • Definito nel tempo; bisogna definire le tappe e i tempi necessari per raggiungere l’obiettivo. In questo modo i dipendenti sapranno quali sono le deadline e se devono fare uno sforzo maggiore per rispettarle.

3.4 Crea obiettivi elastici

Un manager intelligente riesce a creare obiettivi individuali basati sui bisogni e sui valori dei dipendenti. All’interno di ogni squadra ci sono persone con caratteristiche differenti ed ecco perché gli obiettivi dovrebbero essere flessibili. In questo modo si possono stimolare le loro qualità migliori, rafforzando allo stesso tempo il legame con il team e con l’azienda.

Alcuni dipendenti amano i lavori ripetitivi ed altri quelli creativi. C’è chi preferisce avere un posto di lavoro stabile e chi riesce ad avere maggiore produttività da freelance. Ancora una volta è bene sottolineare l’importanza del dialogo tra manager e dipendenti, perché solo in questo modo si possono identificare i bisogni individuali.

3.5 Lascia al tuo team la giusta autonomia

La flessibilità nella gestione del tempo è un argomento che fa soffrire molti imprenditori, soprattutto in Italia. Questo perché si è ancorati ad una vecchia gestione gerarchica in cui il controllo sui dipendenti sembra essere indispensabile per il corretto svolgimento dei compiti.

Invece tantissimi studi hanno dimostrato che lasciare autonomia di azione non solo permette di raggiungere gli obiettivi, ma che ha altri effetti positivi. Nelle aziende orientate ai risultati, il personale han un maggiore legame con l’azienda e la produttività è più alta. Perché quando i collaboratori hanno autonomia, sentono che l’azienda si fida di loro. Queste aspettative rafforzano il loro coinvolgimento e li responsabilizzano, portandoli ad impegnarsi più duramente.

3.6 Riconosci e premia sempre un lavoro ben fatto

Forse starai pensando che paghi già i tuoi dipendenti e non hai quindi motivo per congratularti quando svolgono bene il loro lavoro. Ebbene, questo non è del tutto vero. Sapevi che tra le ragioni principali per cui le persone lasciano il lavoro c’è la mancanza di riconoscimento? Se ti rivolgi al personale solo per correggerli quando sbagliano, rischi di dover presto fare i conti con l’insoddisfazione del tuo team. Se invece li premi per ogni azione corretta e li gratifichi quando raggiungono determinati risultati, avrai effetti positivi sulla loro motivazione.

Attenzione, questo non significa necessariamente che dovrai riconoscere un incentivo economico. Potresti semplicemente congratularti davanti al team per il lavoro svolto da un dipendente o inviare un messaggio privato. Riconoscere ad un collaboratore che ha fatto del suo meglio, soddisferà un suo bisogno primario e aumenterà il suo legame con l’azienda.

3.7 Usa la gamification per i compiti più importanti

Una sana competizione può stimolare i dipendenti da diversi punti di vista e l’assegnazione di premi in azienda può essere usato come uno strumento di motivazione molto potente. Si tratta di un metodo che permette di rafforzare il lavoro di squadra e mettere in risalto le caratteristiche individuali allo stesso tempo.

Uno studio di Anadea riporta delle percentuali molto interessanti:

  • Il 90% degli impiegati è più produttivo nelle aziende in cui si usa la gamification.
  • La motivazione attraverso la competizione alza il coinvolgimento dei dipendenti del 48%.
  • Il 95% degli impiegati si diverte con la gamification.
  • Il 72% dei lavoratori crede che la competizione li spinga a lavorare più duramente.

Anche in questo caso sui premi da mettere in palio non devi necessariamente pensare ad incentivi economici. Puoi sbizzarrirti con gadget, biglietti per spettacoli, giornate di formazione o anche coppe, trofei e medaglie. Le competizioni sono un altro metodo molto efficace per riconoscere i meriti dei tuoi dipendenti e soddisfare così uno dei loro bisogni fondamentali.

3.8 Introduci novità per motivare i dipendenti

Un’attenzione particolare meritano le azioni per non fare annoiare i dipendenti, soprattutto negli ambienti giovani e nelle start up. Spesso i talenti che hai in azienda potrebbero trovare poco stimolanti i lavoratori ripetitivi o poco creativi. Se non vuoi perderli, dovresti fare ogni tentativo utile per capire l’obiettivo adatto a motivare il tuo team. Dai sfogo alla tua fantasia. Crea una missione speciale e inventa un nome per le tue squadre, ad esempio.

Abbiamo visto quanto la gamification sia apprezzata in ambito lavorativo e come aiuti a fidelizzare i dipendenti.

3.9 Concentrati sul perché

Capire la ragione dietro a determinate richieste del manager, può essere un fattore fondamentale per alcuni dipendenti. Essere coinvolti nelle scelte aziendali aumenta il senso di appartenenza e il legame con l’azienda. Se chiedi ad un tuo venditore di condividere i contenuti aziendali sul suo profilo social privato, potrebbe evitare di farlo usando scuse banali.

Ma se gli spieghi che diffondere i vostri video può dare maggiore visibilità all’azienda e questo può migliorare le vendite, allora capirà che questa scelta può influenzare anche la sua situazione. Anzi, probabilmente correrà a spulciare la sua rubrica alla ricerca del nome di quell’amico che potrebbe essere interessato.

4. FAQ

Prima di concludere il nostro articolo, vogliamo rispondere alle domande che gli imprenditori fanno più spesso.

4.1 Come motivare i propri collaboratori?

Per vedere miglioramenti delle persone a lavoro, chi gestisce i lavoratori deve conoscere le tecniche giuste da utilizzare. Prova i consigli che ti abbiamo dato oggi e vedrai miglioramenti tangibili sulla produttività dei tuoi dipendenti.

4.2 Come si fa a motivare una persona?

Ogni imprenditore dovrebbe sempre ricordare che i suoi dipendenti sono innanzitutto esseri umani. Dovrebbe sapere il loro nome, conoscere la loro situazione personale e familiare per poter instaurare una relazione forte. Più il legame con l’azienda è solido, più il personale si impegnerà e avrà un approccio positivo al lavoro.

4.3 Cosa motiva i dipendenti?

Dipende dai bisogni e dai valori dei tuoi dipendenti. Potrà sembrarti strano, ma per alcune persone può essere gratificante anche ricevere della formazione gratuita.

4.4 Come gratificare i dipendenti?

Con un apprezzamento davanti al team, un messaggio privato, un sistema di incentivi o dei premi. Scegliere cosa regalare dipende da fattori diversi per ogni lavoratore e dai loro bisogni individuali che dovresti conoscere.

4.4.1 Merchandising

Uno dei metodi più economici per fare un regalo tangibile ai tuoi dipendenti, è quello di usare i tuoi articoli di merchandising. Gli articoli personalizzati sono una risorsa sempre presente in azienda e possono essere usati dai datori di lavoro per dimostrare il loro apprezzamento. Si tratta di un piccolo gesto, ma è un modo significativo per migliorare il senso di appartenenza al team e la motivazione del personale.

4.5 Perché è importante motivare i dipendenti?

Perché ne va della salute della tua azienda! Le imprese con dipendenti felici hanno una maggiore produttività e tassi di turnover più bassi. Creare un ambiente di lavoro sereno è utile sia per il benessere dei tuoi collaboratori, che per quello della tua azienda.

5. Come motivare i dipendenti per ottenere grandi risultati

Con la lettura di questo articolo avrai sicuramente capito il reale valore del capitale umano e cosa puoi fare per aumentare la produttività della tua impresa attraverso la motivazione del personale. Contrariamente a quanto si possa pensare, gli studi dimostrano che l’aspetto economico non è il primo elemento di motivazione dei lavoratori. Molte volte sono più importanti fattori come il coinvolgimento nelle scelte importanti, l’apprezzamento per il lavoro svolto e la comprensione dei problemi personali.

Quello che è certo è che le aziende di successo hanno al loro interno dipendenti felici. Un manager vincente sa che deve creare una situazione di lavoro piacevole da vivere, in cui i dipendenti possano esprimere nel modo migliore le loro qualità. Anche se non sei tu a gestire direttamente i dipendenti, avrai bisogno di un responsabile delle risorse umane con esperienza. Una figura che sia in grado di capire di cosa ha bisogno ogni persona della tua squadra. Solo in questo modo avrai dipendenti felici, che lavorano in un posto che amano e che contribuiscono in maniera incisiva alla produttività.

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